Descrizione
Al fine di comprendere profondamente l’anima e l’essenza del femminile in psicoanalisi il comportamento di ogni donna è legato a delle dee specifiche.
I miti delle dee rappresentano ancora oggi dei copioni che guidano il nostro modo di leggere ciò che ci circonda, ci permettono di scegliere a quali informazioni dare rilievo, di agire nel contesto e quindi di dare continuità a una storia e a un destino che prediligiamo su altri possibili.
Ogni donna può riconoscersi in uno o più archetipi, che guidano il nostro comportamento nei diversi ruoli che ci ritroviamo a ricoprire nell’arco della nostra vita: figlia, lavoratrice, amica, madre, moglie ecc…
La psicologia archetipica considera strettamente collegate la mitologia e la psicologia: infatti la mitologia è una psicologia dell’antichità, e la psicologia è una mitologia dell’epoca moderna.
I miti sono racconti sulle relazioni tra gli umani e gli Dei, parlano di temi universali ed eterni, comuni a tutta l’umanità e a tutti i tempi.
Questo mese vi proponiamo questo percorso dove, ispirandoci al test di Jennifer e Roger Woolger, vi faremo rispondere a tredici domande per delineare la vostra ruota delle dee che analizzeremo insieme a voi.
In base al risultato vi invieremo letture adatte per aiutarvi a interagire con quelle parti di voi con le quali dialogate di meno.
Quindi sì ragazze, vi faremo leggere storie con personaggi molto diversi da voi, questo perché le dee che ignoriamo reclamano la nostra attenzione, hanno bisogno di esprimersi per farci trovare un equilibrio.
Ovviamente, questo mese più che mai, le nostre colleghe psicologhe saranno insieme a noi per aiutarci in questo bellissimo percorso.
FOCUS
Che cos’è un archetipo?
Gli archetipi sono dei modelli che vivono nell’inconscio collettivo, nel mondo interno di ciascuno di noi.
In essi sono sintetizzate storie, comportamenti e destini in grado di superare le barriere del tempo e dello spazio e di essere, ancora oggi, interpreti della nostra quotidianità. Essi sono i responsabili delle differenze di personalità, in ognuno di noi ne convivono molti, in concentrazioni diverse, rendendoci unici e complessi allo stesso tempo. Avvicinarsi agli archetipi, approfondirne la conoscenza può rappresentare una chiave di lettura e di comprensione di noi stessi, delle nostre abitudini, delle preferenze, delle attitudini dei nostri atteggiamenti, dei nostri modi di interpretare il mondo che ci circonda e quindi del nostro agire sui contesti in cui viviamo.
In questo senso i miti delle dee rappresentano ancora oggi dei copioni che guidano il nostro modo di leggere ciò che ci circonda, di dare rilievo a certe informazioni piuttosto che ad altre, di agire nel contesto e quindi di dare continuità ad una storia e ad un destino che prediligiamo su altri possibili.
Il mito diventa uno strumento di crescita e di sviluppo nel momento in cui lo riconosciamo come protagonista del nostro modo di interpretare la vita, e allo stesso tempo è importante scoprire quale destino abbiamo scelto di non percorrere. Tale consapevolezza ci permette di essere autori della storia che vogliamo interpretare, capaci di indirizzare il divenire verso ciò che vorremmo fosse e non verso ciò che è ineluttabile sia. I momenti in cui ci identifichiamo con le dee perché sentiamo di condividerne le esperienze, sono come delle folgorazioni, sono istanti che ci permettono di comprendere meglio noi stessi e che ci donano fiducia nelle nostre capacità.
L’invito che facciamo al lettore è quello di ascoltare le risonanze interiori che i diversi miti lasciano nel nostro mondo interno e, lasciarsi sorprendere da altri possibili sentieri, che intravediamo ma scegliamo di non percorrere perché ci appaiono impervi e lontani dalle nostre stesse capacità di comprensione e di interpretazione della vita stessa. Ci sono momenti della vita in cui un archetipo, piuttosto di un altro, risulta più adattabile, più capace di riuscire, con successo, a superare la difficoltà, più abile a saper prendere la decisione giusta, più vincente, per noi e per le persone che per noi sono importanti. Le dee che non ci riconosciamo rappresentano le qualità che ci mancano e che possiamo coltivare per accrescere la nostra capacità di mostrare completezza, pienezza.
Il primo passo del divenire è la conoscenza di ciò che vive dentro di noi. Per questo presentiamo i miti delle dee e un’approfondita comprensione delle stesse attraverso una scoperta delle qualità che esse rappresentano. Tutto ciò con la consapevolezza che dietro alle luci che ci dona la dea, sono nascoste delle ombre, le sue debolezze, che sono le caratteristiche della vulnerabilità del nostro essere umani
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