
Oggi voglio parlarvi di un progetto che mi sta molto a cuore. In libreria da giovedì 7 novembre “Peppo il gatto di Aleppo”, c’è un libro per bambini che parla anche al cuore degli adulti. Racconta, con un’adeguata chiave comunicativa, le atrocità della guerra in Siria, ma anche la solidarietà che può nascere tra uomo e animali. Il protagonista è Peppo, un dispettoso gatto bianco e nero, che intreccia la sua storia con quella di Mohamaad, conosciuto come Alaa. Alaa è un uomo che ha scelto di rimanere nel suo Paese, nonostante la guerra, per salvare i gatti e tutti gli altri animali in difficoltà.

Alaa, prima della guerra lavorava come elettricista, poi ha fatto il conducente di autoambulanze per una ONG, gli animali però hanno sempre avuto un posto speciale nel suo cuore. Ben presto, con l’assedio della città, è stato costretto ad allontanarsi, ma appena ha potuto, vi ha fatto ritorno per salvare i suoi amati gatti.
Anche il suo gattile non è stato risparmiato dai bombardamenti, molti cuccioli sono morti, ma Alaa non ha perso il suo coraggio. Grazie a una straordinaria mobilitazione social, il rifugio ha ricevuto e riceve tuttora considerevoli donazioni, che gli hanno permesso di soccorrere e aiutare gatti, bambini, adulti.

Scrive la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, nella prefazione del libro: “La storia di Peppo e Alaa racconta un mondo piccolo e al tempo stesso capace di non respingere nessuno. Un mondo che accoglie e non discrimina, che cura i corpicini e tiene lontana la paura, che è sempre in pericolo ma è in grado di dare sicurezza dentro i suoi confini. A tutti noi, Peppo e Alaa hanno fatto sapere che niente è troppo difficile da realizzare”.
Dichiara People: “Quella del gattile di Aleppo è una piccola, grande storia che siamo felici di pubblicare, come siamo felici di poterlo fare con una bella e grande realtà come quella di Enpa. La triste attualità che la accompagna ci riempie invece di tristezza. A pochi chilometri da Aleppo si sta consumando l’ennesima violenza, attaccando la dignità delle persone e di un popolo, nell’indifferenza dell’Europa e del mondo”.
“Abbiamo anche deciso di devolvere il ricavato della vendita del libro, al gattile di Alleppo. Nella pratica, faremo la donazione in un’unica soluzione, adottando tutte le cautele del caso, perché essendo il rifugio in una zona di guerra, anche soltanto indicando ‘Aleppo’ nel destinatario del bonifico, si rischia che venga bloccato” dichiara a MBNews Carla Rocchi, presidente nazionale di ENPA .
Che dire, noi abbiamo già acquistato le nostre copie da regalare agli amici gattari per Natale, tutti nel nostro piccolo possiamo fare la differenza.