Questo tipo psicologico è aggressivo, espansivo e opportunista nel senso migliore del termine. Non ha dubbi sull’importanza di quel che fa e quando si sente sfidato o deve improvvisare dà il meglio di sé. Vuole essere stimolato, raramente è soddisfatto delle cose così come sono e tende ad avere molti progetti che porta avanti tutti contemporaneamente. Gli altri si sentono eccitati, e addirittura trascinati dalla marea irresistibile della sua forza e del suo entusiasmo.
Nel modo di non lasciarsi condizionare dal contesto e nella fame di esperienza che li anima, questo tipo psicologico è competitivo e trae energia dalle situazioni di rischio.
La riflessività introversa spinge all’azione strategica in una situazione specifica. Quando questo tipo la utilizza, non parte dalle regole astratte, ma le applica passo passo, per raggiungere un obiettivo; si riconosce parte di un processo in corso, e adegua di continuo il proprio comportamento alla situazione generale.
Se combinata con l’intuizione estroversa, la riflessività introversa può essere estremamente cerebrale e, in genere, implica un complesso schema immaginario di rapporti. Così, per esempio, a questo tipo piacerà giocare a scacchi perché riesce a prevedere l’esito di molte possibili combinazioni di mosse; un commerciante metterà insieme tutta una serie di piccoli particolari e poi, in un’unica immagine mentale, capirà in che modo il cliente risponderà al prodotto; uno storico della cultura potrà vedere, in un film di successo, in che modo un particolare in apparenza insignificante definisca l’ethos sottostante di una certa cultura.
Questi tipi sono così attenti alla logica sistemica che spesso individuano fra vari elementi un rapporto che nessuno aveva mai considerato prima. In questo senso, la loro intelligenza è più fluida di quella del riflessivo estroverso, imprevedibile e improntata all’idealismo.
Infatti, la curiosità, l’energia, la forza di volontà di questo tipo sono estremamente carismatiche: sa essere innovativo, fantasioso, ed è molto eccitante averlo accanto. Spesso, attira le persone che si affidano alla sua energia e alla sua iniziativa per risvegliare le proprie ambizioni. Ma non necessariamente ha consapevolezza delle esigenze o delle debolezze altrui. Infatti, in genere, la sua attenzione va ai metodi e al modo in cui essi configurano realtà.
Una volta avviato qualcosa, questo tipo è completamente preso da ciò che fa, che si tratti di mangiare, dormire o fantasticare la sua visione della vita, che è tutta particolare. Questi tipi, in genere, mettono in campo più possibilità di quante non ne riescano ad attuare, seguono regole molto personali, e hanno difficoltà a delegare ad altri qualsiasi fase di un processo creativo.
Tuttavia, una volta che un’idea abbia trovato applicazione, non è raro che sfruttino il loro potere di persuasione per convincere seguaci, ammiratori e compagni di viaggio a svolgere le noiose incombenze necessarie a portarla a compimento.
Per questa ragione verrà considerato, a seconda dei casi, ora seduttivo, ora impaziente, ora indifferente, e con la mente mercuriale che si ritrova, non si fa scrupolo di intimidire le persone. Presume che tutti siano forti, e che, come lui, facciano valere i propri diritti, e siano capaci di difendere i propri interessi. Se si pretende troppo da lui, si sente manipolato e sfruttato.
Questo tipo si annoia facilmente, e la sua capacità di concentrazione può essere decisamente scarsa. A meno che non stia scoprendo qualcosa di nuovo, o inseguendo un’idea o vagliando un’alternativa diversa in merito a un problema che non riesce a risolvere, è in genere irrequieto e agitato.
D’altro canto, la sua indifferenza per la gerarchia e per l’esibizione di status symbol può tradursi in uno stile di rapporto diretto e naturale che risulta disarmante.
Ecco una delle ragioni per cui questi tipi esercitano una grande influenza sul pubblico. Essi combinano un fascino elementare con una visione estremamente articolata della realtà.
Di solito, la piena maturazione di questo tipo dipende dalla sua disponibilità a utilizzare la riflessività introversa per mettere in prospettiva e sostenere gli obiettivi dell’intuizione, che è la loro funzione dominante. Tutti gli appartenenti a questo tipo tengono in gran conto la libertà personale.
Quando imparano ad applicare la riflessività introversa ai comportamenti, cominciano a esercitare la volontà sul proprio mondo interno, prima che su quello esterno. Sviluppano una maggiore autodisciplina e riconoscono la responsabilità che hanno nei confronti degli altri in una visione più allargata delle cose. Quelli, fra loro, che riescono a farlo sono per natura dei leader, dei filantropi, i cui sforzi possono produrre effetti che vanno ben oltre la loro vita e modificano il nostro modo di intendere la realtà.
I tipi che utilizzano la sensorialità estroversa impersonano, nelle azioni e nella personalità, un modo di essere che ammiriamo e ci piace imitare. Hanno una vitalità autentica, si godono la vita, gli piace ridere e amano quel tipo di riunioni dove si può avere uno scambio disinibito di vedute e idee. Da bravi intuitivi, sanno essere scherzosi, ma il loro senso dello scherzo, in genere, è di tipo antagonistico, e tenderanno a ‘vagliare’ le persone con una raffica di giochi di parole o di frecciatine.
Dal momento che per mantenere l’interesse in ciò che fanno devono trovarsi continuamente in situazioni di sfida, a sfidare gli altri, in genere, sono loro; gli piace essere sempre in vantaggio in tutto ciò che li interessa, anche se si tratta soltanto dell’ultimo pettegolezzo su amici comuni.
Non si accorgono quindi che, con questa continua ricerca di reazioni e di antagonismo, sfiniscono le persone.
In realtà, per questo tipo, il brivido di mettersi alla prova al di là delle sue risorse è talmente divertente, che deciderà di correre rischi inutili solo per il piacere di improvvisare e di farcela.
A volte ciò comporta un rischio fisico, specie se l’impresa contiene anche la promessa di una scoperta: tuffi in alto mare, rafting sulle cascate. Comunque, il rischio che piace a questo tipo è, in genere, di natura trasgressiva: abbandonerà una carriera di successo facendo un salto nel buio, sfiderà un’autorità, si metterà in competizione con dei supporter, o cercherà di farla sporca perché sa di averne la possibilità.
È inevitabile che si faccia qualche nemico, e in parte, ciò accade proprio perché a una buona schermaglia non dice mai di no. Ma è vero anche che sottovaluta l’effetto dei suoi comportamenti. Le aspettative che gli altri nutrono su di lui lo imbarazzano e lo irritano, specie se le circostanze hanno modificato i suoi sentimenti o gli hanno fatto cambiare idea. Arriva perfino a considerare la rabbia o la delusione di una persona come una manovra tattica di cui ha bisogno per controbattere o per scappare, gli bastano un paio di segnali negativi per prevedere un disastro o una trappola.
Poiché dipende così tanto dalla funzione dominante, è probabile che abbia delle carenze sul versante emotivo e sensoriale. Questo, all’inizio, può non risultare evidente, perché quando lui insegue un obiettivo che lo interessa sa essere molto affascinante. E per di più, la natura espansiva e la voglia di vivere che ha possono farlo sembrare più sensoriale di quanto in realtà non sia.
Quando gli serve, usa la sensorialità estroversa e si preoccupa molto della propria sfera d’influenza, ma la sua consapevolezza concreta rimane sempre sintonizzata sui suoi interessi dominanti, e per lo più riguarda le possibilità che lo interessano, i protocolli per realizzarle e gli ostacoli che sorgono strada facendo.
È facile che questo tipo dimentichi i propri bisogni fisici. È talmente preso da un progetto o da un’idea che lavora fino a esaurirsi, o a sentirsi male. Si dimentica di mangiare, o vive di cibi preconfezionati perché sono più facili e rapidi da preparare e gli consentono di tornare velocemente al tavolo da disegno. Deve fare attenzione ai segnali di affaticamento e di malattie legate allo stress.
La sensorialità introversa è la funzione inferiore di questo tipo, e i suoi comportamenti, in genere, lo confermano. Questa funzione favorisce il mantenimento di priorità interiori coerenti. Questo tipo vuole essere libero di cambiare strada in qualsiasi momento. Per lui, regole e regolamenti sono frustranti e limitanti, un affronto alla sua individualità, e in genere se ne fa gioco solo per dimostrare come la pensa.
Spesso si sceglie un partner che rappresenti per lui un punto di riferimento stabile e sia disposto ad assumersi la responsabilità dei rapporti sociali e delle incombenze della vita quotidiana. Tende tuttavia a considerare queste cose come termine di confronto. Vuole essere libero di usarle o disattenderle a suo piacimento.
Per poter realizzare appieno le sue potenzialità, questo tipo deve decidere deliberatamente di fare ricorso alla funzione secondaria. La riflessività introversa, infatti, gli dà il senso dei fili che tengono unita la complessa tela dei rapporti umani e attutisce il suo bisogno di rifiutare qualsiasi forma di controllo, assumendolo in prima persona o accattivandosi il favore degli altri. A questo punto, riconoscerà la propria responsabilità nelle situazioni che ha creato e nei confronti delle persone che lo amano.
Quando è capace di autodisciplina, questo tipo risulta estremamente simpatico, perché si avverte il genere di potenzialità che sono state indirizzate allo scopo. Una volta che la riflessività introversa aiuti a riequilibrare l’intuizione estroversa, questo tipo comincia ad attingere in maniera più cosciente alle sue funzioni meno sviluppate: a riconoscere, cioè, il valore degli altri al di là dell’utilità immediata che lui può trarne, e a rimanere concentrato su un progetto fino a che non è pienamente realizzato.
I lavori adatti a questo tipo psicologico sono in campi che richiedono agilità sia mentale che física: sono atleti, coreografi, chirurghi, negoziatori ad alto livello, diplomatici, imprenditori, broker e tutti quei lavori dove l’adrenalina è alle stelle.