Come il tipo ESRG, anche il tipo ENRG ragiona per concetti, con logica induttiva e deduttiva. Ma non si accontenta di organizzare i rapporti strutturali all’interno di un sistema. Lui vuole dirigerlo, quel sistema, per migliorarlo e realizzarne le potenzialità funzionali.

Questo tipo non è tanto un paladino o un amministratore, quanto un capo nato: deciso, carismatico, motivato dal coraggio delle sue convinzioni e capace di gestire il potere con fiducia e determinazione. La sua energia e la sua ambizione potrebbero far pensare al tipo ENRO.  Come tutti i tipi che usano la R Estroversa, per poter sfruttare bene le proprie risorse, ha bisogno che fatti e risultati concreti siano prevedibili, e la propensione per le funzioni localizzate nell’emisfero sinistro dà al suo modo di affrontare obiettivi e decisioni un taglio decisamente coerente.

Dato che ENRG e INRG hanno in comune la funzione dominante, il processo del pensiero di questi due tipi si assomiglia molto. Entrambi sono affascinati dalla possibilità di tradurre un concetto mentale in una forma concreta. Solo che il tipo INRG si lascia guidare dall’ottica osservazione, soggettiva e irrazionale, propria dell’iNtuizione Introversa. Questo tipo è attento ai limiti di una teoria razionale o di un vocabolario. Si sente spinto a inserire possibilità inespresse nella cornice già esistente.

I tipo ENRG è guidato dall’ottica Giudizio, obiettiva e razionale, propria della Riflessività Estroversa. E attento a quegli aspetti di un sistema Organizzato che non hanno scopo funzionale e vuole liberare il sistema dalla loro influenza. Percepisce immediatamente una discrepanza fra l’obiettivo stabilito e le strategie messe a punto per realizzarlo. Non sopporta lo spreco di energie, i problemi ricorrenti, né di dover ripetere due volte la stessa cosa.

Da questo punto di vista, può risultare utile notare che sia il verbo decidere sia il verbo recidere si rifanno al latino cadere (tagliare, incidere).

Le decisioni prese dal tipo ENRG confermano l’etimologia. La sua intelligenza è incisivamente critica. Egli si sente quasi costretto a mettere in evidenza una premessa illogica o una conclusione non giustificata, e a riordinare le cose secondo un criterio razionale.

Come l’ESRG, anche lui ha una R di tipo gerarchico, ma sempre con un occhio rivolto all’apprezzamento e alla discriminazione. Mentre il tipo INRG ritiene che niente di quanto è possibile esprimere sia vero fino in fondo, il tipo ENRG crede che non esista niente che non possa essere migliorato. 

Il tipo ENRG è sempre consapevole della propria autorità e spesso arriva a occupare posizioni di comando. Lui non preme per ottenerlo. Lo dà per scontato, e le persone intorno a lui reagiscono in conseguenza. 

Come il tipo ESRG, anche l’ENRG è capace di sacrificare tutto alla realizzazione di un progetto. La sua forza, la sua abilità strategica e il suo modo pragmatico di affrontare le regole e la politica (“se funziona, usalo; se non funziona, cambialo”) spingono gli altri a seguirlo e a desiderare di conquistarne il rispetto. Va comunque detto che il tipo ENRG non fa molto caso alle reazioni che produce negli altri, dal punto di vista affettivo.

Fra tutti i tipi, questo, forse, è il più incline a separare il versante cerebrale della vita da quello affettivo. Uno scambio di idee non presume alcun rapporto di amicizia e non è un fatto di simpatia o di antipatia. La comunicazione verbale è quasi esclusivamente uno strumento di conoscenza e di scambio di informazioni. E possibile che provi una sorta di fame di informazioni verbali. Ha la sensazione che, se solo uno ne avesse il tempo e l’occasione, tutte le informazioni disponibili al mondo potrebbero essere spulciate, possedute, applicate.

La sua attenzione concentrata sul versante teorico si traduce in una grande tolleranza per i punti di vista alternativi. I tipi come lui tengono molto alla precisione e alla forma concettuale. Poiché, invariabilmente, sanno parlare molto bene e usano la parola in maniera aggressiva, scoprono molto presto, nella vita, che una frase indovinata è una cosa meravigliosa: serve a convincere, a dissuadere, a ferire e anche a comunicare.

Il giovane ENRG scopre molto presto l’utilità del freddo sarcasmo per prendere le distanze da una situazione che giudica insostenibile o immeritevole del suo tempo. E si stupisce del potere insito nella forma, dato che lui è impermeabile ai segnali di critica da parte degli altri. L’intuizione Introversa gli dà la sensazione di essere fuori del quadro che determina la capacità delle persone di giudicarlo correttamente. È addirittura possibile che egli esasperi la situazione per il semplice fatto che può permetterselo.

Secondo la prospettiva del tipo ENRG, quasi tutte le persone sono illogiche e le loro opinioni non contano niente, tranne che nella misura in cui determinano la natura dei nostri assunti sociali. Ed è proprio qui che, in genere, si esercita il potere di analisi del tipo ENRG: nell’abisso che separa un sistema sociale orientato al Giudizio e la reale capacità di Giudizio della gente.

Da questo punto di vista, va sottolineato che il tipo ENRG è motivato dalla natura collettiva della sua funzione dominante. In fin dei conti, la sua attenzione non è rivolta tanto all’incapacità di Giudizio delle persone quanto alla possibilità di migliorare i sistemi che permettono alla gente di giudicare bene e secondo buon senso. Egli considera che la conoscenza sia una forza, e affronta il problema della sua diffusione con atteggiamento autenticamente democratico.

Come per il tipo ESRG, anche per l’ENRG l’identità è legata a quel che sa fare, e per sentirsi se stesso, in genere, deve lavorare o insegnare. Ma è molto più impaziente dell’ESRG, perché sente al tempo stesso l’urgenza di raddrizzare le situazioni. Rischia di avere molta difficoltà a riconoscere che le motivazioni degli altri possono essere diverse dalle sue e, a volte, può aver bisogno di qualche segnale di apprezzamento, approvazione e interesse da parte degli altri. È comunque possibile che consideri questo suo bisogno un sentimentalismo da superare.

L’aspetto saliente del tipo ENRG è la sua tendenza a trascurare l’importanza dell’esperienza diretta quando questa non corrisponda ai suoi criteri in termini di principi e di logica. La natura astratta della conoscenza impersonale può spingerlo a costruire sistemi estremamente efficienti ma non dà spazio al valore umano. Questo tipo deve aprirsi all’iNtuizione Introversa più di quanto in genere non sia disposto a fare.

Dal momento che intuizione Introversa coincide con le tendenze meno sviluppate di una società Sensoriale come la nostra. In verità, egli deve trovare il modo di uscire da quel che già sa, non per farsi paladino di irrazionali teorie della causalità, ma per riconoscere il valore dell’esperienza che non rientra nel suo quadro di riferimento razionale. Usando l’iNtuizione Introversa soltanto con intento crítico, al servizio della modalità Riflessiva, pian piano perde di vista qualsiasi competenza oggettiva che non sia sempre e soltanto teorica.

Come il tipo ESRG, anche lui, più diventa logico e impersonale, meno riesce a essere obiettivo e realista. La sua funzione meno cosciente, l’eMotività Introversa, gli sfugge di mano, subissandolo di motivazioni che lui non capisce. Il conflitto che ne consegue sarà per lui qualcosa che gli capita fra capo e collo, per colpa di altri. Per esempio, si sentirà prigioniero delle esigenze o delle aspettative altrui, o intralciato dall’inefficienza e dall’autoritarismo delle istituzioni. Infine, per difendere il territorio della funzione R, comincerà a fare ricorso alla terza funzione, la S Estroversa.

Come tutte le terze funzioni, la S Estroversa, che in questo tipo non è ben sviluppata, rischia di sommergerlo di impulsi che normalmente egli tiene a bada, incoraggiando, per esempio, una forte attrazione per le immagini grafiche di grande intensità sensuale e viscerale. Nella maggior parte dei casi, considera questo lato di sé come un aspetto che può stringergli di mano, e impulsi di questo genere lo indurranno ad aggraparsi ancor più saldamente sulla sua posizione Riflessiva dominante.

Ma poiché la nostra cultura si è andata sempre più attestando sul versante della Sensorialità, egli si sente in realtà incoraggiato a vivere questa parte di sé come se fosse più autentica dei comportamenti imposti del

ruoli sociali che ha assunto. Quando egli comincia a fare i conti con la sua ottica Introversa, non cercherà di espellere il suo sé più primitivo fuori dei confini delle sue certezze. Riconoscerà che ha eliminato sistematicamente dal suo raggio d’attenzione tutti gli aspetti scomposti della vita. Il problema non sta nella sua situazione. Sta nel modo in cui l’ha teorizzata. La libertà di cambiare e la capacità di amare sono entrambe legate alle imperfezioni della vita, che non possono essere eliminate dal quadro.

I tipo ENRG ben sviluppato è pressoché ineguagliabile nella sua capacità di valutare tutti gli aspetti di un problema. La sua mente è perspicace e sensata, e la usa con generosità, non solo come uno strumento di analisi ed giudizio, ma anche come un mezzo per costruire rapporti e vivere e empatia. Egli vede le reali possibilità di una situazione, e ha la voglia l’energia necessarie per realizzarle.